Le straordinarie dimensioni del volume originale

Le straordinarie dimensioni del volume originale

Non potevamo non parlarne. Noi incalliti cercatori di libri, rari ma anche un po’ meno rari, e meglio se ottime letture a buon prezzo; e segugi di bancarelle e scatoloni pieni di libri vecchi riportati alla luce da factotum pulisci cantine e rigattieri, sbalordiamo di fronte al mercato librario delle aste internazionali, e strabuzziamo gli occhi dinanzi alla grandiosità di concezione e di opera del libro di cui stiamo per parlare. Nel 2010 a Londra, Sotheby’s ha battuto all’asta il testo a stampa più costoso al mondo. Si intitola Birds of America (Uccelli d’America) ed è costato all’anonimo acquirente quasi 8 milioni di euro. Opera di John James Audubon(1785-1851), è un libro illustrato sugli uccelli, di cui sono pervenute fino a noi solo 119 copie (di cui 108 si trovano in biblioteche, università e musei). Un volume elegante, edito nel 1830 in un formato grandioso, 100×70 cm, e ciò per consentire illustrazioni degli uccelli a grandezza naturale. Raro e bello, non c’è che dire.
La stessa copia di
Birds of America aggiudicata da Sotheby’s e proveniente dalla biblioteca di Lord Hesketh – un aristocratico collezionista bibliofilo inglese morto nel 1955 era stata venduta nel 2000 da Christie’s a New York al prezzo, anche allora record, di 8,8 milioni di dollari.

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Audubon, grande artista e attento naturalista, voleva che nella sua opera scienza ed arte dell’illustrazione ornitologica confluissero in maniera totale. Cacciatore incallito, uccise personalmente tutti gli uccelli che disegnò per il suo libro. Poi, a documentazione conclusa, partì per l’Inghilterra. A Londra conobbe l’artista e incisore
Robert Havell (1793 – 1878), che coinvolse nel suo progetto di stampa e le cui incisioni all’acquatinta sono oggi riconosciute come una componente fondamentale del successo ottenuto dall’opera di Audubon. Ne venne fuori un’opera unica, 400 immagini a grandezza naturale per oltre 400 specie di uccelli. Audubon cercò personalmente anche i compratori, uno ad uno.
Una storia esemplare per chiunque ami i libri. E anche se è improbabile che troveremo mai una copia del libro di Audubon su una bancarella di Piazza della Repubblica o al mercato di Piazza Diaz, perché non sognare?!

E’ poi così sicuro che non esista una copia numero 120? (S.D.)

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JOHN JAMES AUDUBON – CENNI BIOGRAFICI

John James Audubon è nato a Santo Domingo (oggi Haiti), figlio illegittimo di un capitano di mare francese, proprietario di piantagioni, e della sua amante francese. Fu allevato dalla matrigna, la signora Audubon, a Nantes, in Francia, e fin dall’infanzia sviluppò un vivo interesse per gli uccelli, per la natura, per il disegno e per la musica.
Nel 1803, all’età di 18 anni, fu mandato in America, anche per sfuggire all’arruolamento nell’esercito di Napoleone. Visse nella tenuta di famiglia a Mill Grove, vicino a Philadelphia, dove cacciava, studiava e disegnava uccelli. Poi, dopo un lungo viaggio lungo il fiume Ohio, si trasferì nel Western Kentucky, la “frontiera” di allora. Entrò nel settore del commercio, ad Henderson, continuando però a coltivare l’hobby degli uccelli e accumulando un impressionante catalogo di immagini. All’inizio la sua attività commerciale ebbe successo, ma nel 1819 Audubon andò in bancarotta e fu per un breve periodo anche incarcerato.
Rilasciato, senza alcuna prospettiva davanti, Audubon partì per la sua epica ricerca alla ricerca di uccelli da disegnare e dipingere. Aveva con sé nient’altro che la sua pistola, i materiali d’artista e un giovane assistente. Navigando lungo il Mississippi, visse un’esistenza dura. Nel 1826 si imbarcò con la sua collezione alla volta dell’Inghilterra. Fu un successo. I suoi ritratti di uccelli dipinti in situazioni di grande drammaticità e realizzati a grandezza naturale e le sue descrizioni di vita che impreziosivano le immagini, costituivano la ricetta giusta per interessare un pubblico che viveva allora nel pieno fermento dell’epoca romantica.
Nel 1838, dopo aver raggiunto fama e una certa stabilità economica, si stabilì a New York. Compì un altro viaggio nel West nel 1843, alla ricerca del materiale per il suo nuovo lavoro su mammiferi, quadrupedi e vivipari del Nord America, in gran parte realizzato dai suoi figli e il cui testo fu poi scritto da un suo grande amico, il pastore luterano John Bachman.

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Morì nel 1851 e fu sepolto nel Cimitero Trinità fra la 155a Strada e Broadway a New York.
In sintesi, Audubon impersona lo spirito della giovane America, quando il deserto era senza limiti e seducente. Fu una persona dalla forza e dalla resistenza leggendarie, nonché un acuto osservatore. Come tanti suoi contemporanei, fu un cacciatore accanito, ma aveva anche profondo rispetto per la natura. Nei suoi ultimi scritti ha lanciato l’allarme sulla distruzione degli
habitat degli uccelli, la giusta preoccupazione di un uomo che è diventato un mito per tutti coloro che amano questi splendidi animali.

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